giovedì 3 novembre 2011

9 Novembre - Il Blocco Studentesco scende in piazza

Scendi in Piazza con noi, Mercoledì 9 Novembre, nell'anniversario della caduta del Muro di Berlino, per manifestare col Blocco Studetesco. L'Appuntamento è a Piazza Sant'Agostino alle 8.30

La scuola che vogliamo!
La scuola deve essere il luogo privilegiato della formazione integrale dell’allievo protagonista dell’atto educativo, non mero “utente” di un servizio. Scuola come luogo d’incontro e crescita nella vita della comunità civile. La scuola vista come elemento di apertura in cui possano svilupparsi al meglio le potenzialità dei singoli come forza della comunità scolastica tutta. E’ necessario ripensare il momento della “valutazione” dell’allievo stesso, distinguendola dalla semplice “misurazione quantitativa” degli apprendimenti oggettivi. E’ necessario rifondare la concezione del Liceo come luogo della riflessione critica e della ricerca intellettuale. E’ necessaria l’attenzione alle nuove tecnologie e alle loro possibili applicazioni.La scuola non può essere considerata al pari di un azienda da “monitorare” secondo criteri di “marketing” in cui lo studente è un numero e la cultura è un prodotto, dove il preside è divenuto un manager perdendo il ruolo pedagogico che gli compete. La cultura non si vende, si acquisisce! La scuola è il luogo in cui si formano le coscienze delle nuove generazioni. Recuperiamo il concetto di educazione, buttiamo via la semplice imposizione nozionistica!
1. Giovinezza al potere
Maggiore rappresentanza studentesca nei consigli d’istituto con creazione di una figura studentesca all’interno di ogni scuola, eletta direttamente dagli studenti con diritto di veto nei consigli d’istituto e di amministrazione. Questa figura deve rappresentare gli studenti nelle questioni disciplinari riguardanti il corpo studentesco.
- Per gli istituti: rappresentanza studentesca del 50% con diritto di veto nel consiglio d’istituto e nella giunta esecutiva di ogni scuola. Destinare una parte del bilancio dell’istituto alla creazione di progetti autonomi degli studenti inserendoli nel P.O.F. annuale.
- Per la Consulta Provinciale degli Studenti: maggiori fondi e poteri esecutivi su temi riguardanti diritti degli studenti, la cultura e lo sport. Creazione della commissione ‘libro di testo unico’ composta da studenti con funzioni di controllo e di consiglio sull’adozione dei libri da parte degli istituti
2. Progetto piattaforma
Basta con le solite vecchie e noiose lezioni dove i professori impongono lo studio invece di suscitare interesse. Basta nozioni, vogliamo più interattività. Le lezioni possono, all’occorrenza, essere trasformate in gite, passeggiate e visite guidate che rimangono spesso statiche, faziose o semplicemente pallose. Il professore deve essere una guida nell’apprendimento della materia, non l’impositore di un determinato sapere preconfezionato. Aumentiamo seminari e momenti di discussione in cui lo studente sia parte attiva e non passiva delle lezioni!
Le materie non devono essere compartimenti stagni. Deve essere incentivata la compenetrazione tra di esse.
3. Libro di testo unico
In nome di una non meglio precisata liberta d’insegnamento da anni gli studenti pagano gli scellerati accordi fra tanti troppi professori e le case editrici di libri di testo.
Questi accordi hanno creato la situazione che e sotto gli occhi di tutti: ogni anno libri da comprare nuovi. Impossibilità di interscambio dei libri usati. Per la stessa materia un libro diverso per ogni sezione. Il loro sogno sarebbe un libro nuovo ogni anno per ogni alunno. Noi chiediamo l’adozione di un libro unico per ogni materia a livello regionale. Ovvero tutti gli studenti di una determinata regione divisi per tipo di istituto (scientifico, classico, tecnico, professionale, etc.) devono adottare un libro unico per ogni materia.
Creazione di commissioni di docenti eletti dagli studenti deputate alla scelta del libro unico per ogni materia. Stampa e distribuzione a prezzo di costo materiale. Confisca dei profitti ottenuti da testi scolastici alle case editrici che risulteranno colpevoli di aver prodotto versioni fittizie di uno stesso testo solo per boicottare la compravendita del libro usato.
4. La scuola italiana è pubblica e laica
In un periodo di privatizzazione di tutto ciò che è possibile privatizzare è interesse del movimento ricordare che la scuola è un bene di tutti. Le scuole private presenti sul territorio nazionale non devono ricevere fondi e finanziamenti. Lo stato deve educare le nuove generazioni. La scuola pubblica cioè deve essere laica e guidata da uomini di stato.
5. Progetto fratello sole
Lo sviluppo delle energie alternative rappresenta una vera e propria novità nel nostro paese, novità che ora inizia ad assumere consistenza grazie ai finanziamenti europei. Esiste la possibilità di ottenere un finanziamento per installare pannelli fotovoltaici, così da rendere la struttura che intende installarli, autosufficiente dal punto di vista energetico in pochi anni. Le scuole, così come altri enti statali, hanno oltre al normale finanziamento un incentivo del 5%in più. In termini pratici funziona così, una scuola chiede un finanziamento che servirà a coprire il costo di montaggio dei pannelli sulla scuola(circa 60’000€), costo che sarà ammortizzato in circa 8-9 anni grazie all’energia prodotta dalla scuola. Al termine di questi 8-9 anni la scuola oltre a non dover spendere nulla sarà in grado di vendere l’energia in eccedenza, e i soldi ricavati saranno utilizzabili dalla scuola. Oltre al risparmio energetico si riducono notevolmente le conseguenze negative per l’ambiente. Qual è il compito che dovrebbe svolgere la Consulta? La consulta dovrebbe essere promotrice di questa iniziativa e dovrebbe occuparsi di far conoscere queste possibilità alle scuole. Il vero problema infatti, è che di queste possibilità spesso non si è al corrente e vengono gettate al vento occasioni importanti. Il progetto prevede: * La creazione di opuscoli informativi da distribuire nelle scuole * La creazione di un manifesto firmato dalla consulta da attaccare a Roma e provincia * L’organizzazione di una giornata a tema dedicata all’energia rinnovabile in collaborazione con la commissione “arte e cultura”, invitando anche personaggi sensibili a certe problematiche(es. Beppe Grillo).
6. Importanza dello sport (mente sana in corpo sano)
Aumento delle ore di educazione fisica del 150%. Palestre e strutture sportive all’avanguardia e uguali in tutti gli istituti. Discipline sportive scelte dagli studenti, qualsiasi esse siano, dagli sport di tiro, a quelli di combattimento o qualsiasi sport di squadra. Organizzazione di manifestazioni sportive e tornei fra scuole a livello nazionale. Le strutture sportive delle scuole devono creare una rete di apprendimento (a livello di quartiere nelle grandi citta, a livello comunale nei centri piu piccoli) che copra e quante piu discipline possibili. Queste strutture devono essere aperte gratuitamente a tutti gli studenti nel pomeriggio.
7. Ritorno alla natura
Escursioni naturalistiche organizzazione di campi montani e marittimi con cadenza stagionale e della durata di 10 giorni. Campi organizzati a livello di istituto: ad una determinata data, tutte le classi si muovono insieme, dirette in luoghi che devono avere come caratteristica quella di non essere raggiunti da alcun servizio, ne di elettricita, ne telefonico. Obiettivo principale la organizzazione di una comunita autosufficiente, la riscoperta di tecniche naturali per la produzione e la conservazione dei cibi, il rafforzamento dello spirito di comunita e di appartenenza.

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