Risposta all'interrogazione al link:
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.asp?highLight=0&idAtto=51856&stile=7
Ascoli Piceno, 8 Agosto – E’ arrivata il 16 Luglio la risposta scritta
all’interrogazione parlamentare dell’on. Agostini sulla mostra
fotografica “Ascoli città Fascista” che aveva mandato su tutte le furie
l’apparato della sinistra, causando polemiche a non finire sui giornali.
A rispondere, in modo perentorio, è il Sottosegretario di Stato per
l'interno: Carlo De Stefano. Poche righe, ma ben chiare, visionabili sul
sito della Camera.
“Nessun
articolo, nessuna pubblicità, nessuna segnalazione – spiega Giorgio
Ferretti, responsabile di CasaPound per le Marche – Se non avessi
seguito personalmente la vicenda, l’On.Agostini non ci avrebbe neanche
mai detto che la risposta era arrivata da quasi un mese. Si sarebbe
volentieri sottratto a questa ennesima figuraccia. Una tale solerzia per
infangare la mostra sui giornali, che però non ha trovato seguito
quando il Ministero ha zittito proprio Agostini (“non sono stati
registrati sconcerto o disorientamento nella
cittadinanza”).
“Non si sono mai messi in discussione! –
Continua Ferretti – Tutte le richieste provenienti dalla sinistra sono
state sistematicamente bocciate: prima il vertice in Prefettura che ha
valutato di non censurare la mostra, poi la richiesta ai procuratori di
perseguire evenutali reati, mai ravvisati, ancora dopo la mozione di
condanna richiesta al Comune, bocciata in Consiglio anche quella, ora
addirittura la risposta del Ministero che non vede nessuna illiceità
sotto il profilo giuridico-ordinamentale, e nessun problema di ordine
pubblico/sicurezza, come paventato dal Partito Democratico.”
“E’ ora che questi signori chiedano scusa – conclude Ferretti – per il
processo mediatico a cui hanno sottoposto la mostra e CasaPound Italia
tutta. Se avessero una dignità dovrebbero quantomeno fare un bagno di
umiltà e scrivere una nota unitaria ammettendo i propri sbagli. Ora
speriamo che sulla vicenda cali il sipario, come giusto che sia. La
libertà ha vinto contro la censura stalinista, le vere foto hanno vinto
contro le gabbie di carta, la realtà dei fatti ha umiliato le bugie e i
pregiudizi, la storia e la cultura hanno trionfato sulle faziosità.
L’essenza di CasaPound ha sbaragliato il soccorso rosso.”
Ufficio Stampa e propaganda
CasaPound Italia - Ascoli Piceno
LE REAZIONI PIU' ISTERICHE:
• “Un'iniziativa che ha provocato sconcerto e disorientamento in città” (Luciano Agostini, PD, Interrogazione parlamentare)
• “Attentato alle libertà democratiche, conquistate nei luoghi di
lavoro e con le lotte partigiane”(Cgil, Cisl, Uil, lettera al prefetto)
• “Un’offesa alla storia di Ascoli” (comunicato congiunto dei partiti ascolani di centro-sinistra)
• “Fonte di sicura turbativa dell’ordine pubblico in quanto volutamente
e violentemente provocatoria nei confronti di tutti i cittadini
democratici” (Cgil, Cisl, Uil, lettera al prefetto)
• “Casapound
cela dietro all’associazionismo un inquietante movimento di revisionismo
storico” (Francesco Ameli, dirigente nazionale dei Giovani Democratici)
• “Culturalmente e storicamente offensiva, vuole rappresentare Ascoli
come totalmente partecipe delle violenze della dittatura fascista, della
sua contiguita' al nazismo, alle leggi razziali, alla deportazione
degli ebrei” (Stefano Corradetti e Antonio Canzian, PD, ordine del
giorno comunale
• “'Un falso storico insopportabile, volutamente e
violentemente provocatorio nei confronti di tutti i cittadini
democratici e antifascisti di questa citta''' (Pietro Cordoni,
coordinatore ascolano di SEL)
• “Dissenso nei confronti di
un’affermazione non trova fondamenti storici ed è dunque priva di senso”
(Associazione Studentesche “Robin Hood” e “La Fenice”, membri della
REDS)
• “Il rendiconto di un ventennio che ha lasciato la sua scia di distruzione e di morte” (Marco Regnicoli, L’Alveare, portavoce)
“Non si sono mai messi in discussione! – Continua Ferretti – Tutte le richieste provenienti dalla sinistra sono state sistematicamente bocciate: prima il vertice in Prefettura che ha valutato di non censurare la mostra, poi la richiesta ai procuratori di perseguire evenutali reati, mai ravvisati, ancora dopo la mozione di condanna richiesta al Comune, bocciata in Consiglio anche quella, ora addirittura la risposta del Ministero che non vede nessuna illiceità sotto il profilo giuridico-ordinamentale, e nessun problema di ordine pubblico/sicurezza, come paventato dal Partito Democratico.”
“E’ ora che questi signori chiedano scusa – conclude Ferretti – per il processo mediatico a cui hanno sottoposto la mostra e CasaPound Italia tutta. Se avessero una dignità dovrebbero quantomeno fare un bagno di umiltà e scrivere una nota unitaria ammettendo i propri sbagli. Ora speriamo che sulla vicenda cali il sipario, come giusto che sia. La libertà ha vinto contro la censura stalinista, le vere foto hanno vinto contro le gabbie di carta, la realtà dei fatti ha umiliato le bugie e i pregiudizi, la storia e la cultura hanno trionfato sulle faziosità. L’essenza di CasaPound ha sbaragliato il soccorso rosso.”
Ufficio Stampa e propaganda
CasaPound Italia - Ascoli Piceno
CasaPound Italia - Ascoli Piceno
LE REAZIONI PIU' ISTERICHE:
• “Un'iniziativa che ha provocato sconcerto e disorientamento in città” (Luciano Agostini, PD, Interrogazione parlamentare)
• “Attentato alle libertà democratiche, conquistate nei luoghi di lavoro e con le lotte partigiane”(Cgil, Cisl, Uil, lettera al prefetto)
• “Un’offesa alla storia di Ascoli” (comunicato congiunto dei partiti ascolani di centro-sinistra)
• “Fonte di sicura turbativa dell’ordine pubblico in quanto volutamente e violentemente provocatoria nei confronti di tutti i cittadini democratici” (Cgil, Cisl, Uil, lettera al prefetto)
• “Casapound cela dietro all’associazionismo un inquietante movimento di revisionismo storico” (Francesco Ameli, dirigente nazionale dei Giovani Democratici)
• “Culturalmente e storicamente offensiva, vuole rappresentare Ascoli come totalmente partecipe delle violenze della dittatura fascista, della sua contiguita' al nazismo, alle leggi razziali, alla deportazione degli ebrei” (Stefano Corradetti e Antonio Canzian, PD, ordine del giorno comunale
• “'Un falso storico insopportabile, volutamente e violentemente provocatorio nei confronti di tutti i cittadini democratici e antifascisti di questa citta''' (Pietro Cordoni, coordinatore ascolano di SEL)
• “Dissenso nei confronti di un’affermazione non trova fondamenti storici ed è dunque priva di senso” (Associazione Studentesche “Robin Hood” e “La Fenice”, membri della REDS)
• “Il rendiconto di un ventennio che ha lasciato la sua scia di distruzione e di morte” (Marco Regnicoli, L’Alveare, portavoce)
• “Attentato alle libertà democratiche, conquistate nei luoghi di lavoro e con le lotte partigiane”(Cgil, Cisl, Uil, lettera al prefetto)
• “Un’offesa alla storia di Ascoli” (comunicato congiunto dei partiti ascolani di centro-sinistra)
• “Fonte di sicura turbativa dell’ordine pubblico in quanto volutamente e violentemente provocatoria nei confronti di tutti i cittadini democratici” (Cgil, Cisl, Uil, lettera al prefetto)
• “Casapound cela dietro all’associazionismo un inquietante movimento di revisionismo storico” (Francesco Ameli, dirigente nazionale dei Giovani Democratici)
• “Culturalmente e storicamente offensiva, vuole rappresentare Ascoli come totalmente partecipe delle violenze della dittatura fascista, della sua contiguita' al nazismo, alle leggi razziali, alla deportazione degli ebrei” (Stefano Corradetti e Antonio Canzian, PD, ordine del giorno comunale
• “'Un falso storico insopportabile, volutamente e violentemente provocatorio nei confronti di tutti i cittadini democratici e antifascisti di questa citta''' (Pietro Cordoni, coordinatore ascolano di SEL)
• “Dissenso nei confronti di un’affermazione non trova fondamenti storici ed è dunque priva di senso” (Associazione Studentesche “Robin Hood” e “La Fenice”, membri della REDS)
• “Il rendiconto di un ventennio che ha lasciato la sua scia di distruzione e di morte” (Marco Regnicoli, L’Alveare, portavoce)
Nessun commento:
Posta un commento