lunedì 21 novembre 2011

Ambiente: un albero contro il grigio, il dono della Foresta che Avanza ai Comuni italiani

L’azione del gruppo ecologista di CasaPound Italia in numerose città



Roma, 21 novembre – Un albero per cancellare il grigio dalle nostre città. Nella notte tra il 20 e il 21 novembre i militanti della Foresta che Avanza, gruppo ecologista di CasaPound Italia, hanno donato alberi ai Comuni di numerose città in tutta Italia, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia. ”Con tale omaggio, di cui si spera le istituzioni comunali si prendano cura – afferma il responsabile nazionale della Foresta che Avanza Alberto Mereu – vogliamo sottolineare l’inefficienza delle politiche ambientali nel nostro paese, dove il grigio la fa sempre più da padrone a discapito del millenario patrimonio floristico e paesaggistico”.
”Abbiamo scelto il 21 novembre – prosegue Mereu – perché coincide con l’ormai dimenticata ‘Festa dell’albero’ di cui Arnaldo Mussolini fu ideatore oltre ottant’anni fa. Esperto selvicoltore e fervente amante e difensore della patria natura – ricorda Mereu -, Mussolini affermava: ‘In Italia si deve generalizzare un nuovo convincimento, che io vorrei definire il culto dell’albero, e come tale la propaganda del Comitato Nazionale Forestale può interessare le montagne e le marine, le rupi scoscese e i greti dei fiumi, la pianura, i viali alberati della città e le piantagioni che dovrebbero allinearsi lungo le strade nazionali, le autostrade, i relitti ferroviari e le stesse stazioni fiorite”’.
”Queste parole, che a distanza di quasi un secolo risultano essere incredibilmente all’avanguardia e sembrano rispondere in maniera esaustiva ai problemi ambientali italiani, sono la motivazione primaria dell’azione dei militanti della Foresta che Avanza – conclude Mereu – Da esse ha principio il filo verde che ancora oggi, in un’Italia sempre più grigia e abbandonata, unisce il nostro gruppo a chi ha lavorato appassionatamente per preservare la vita e la bellezza della nostra terra”.

giovedì 17 novembre 2011

CasaPound promuove legge di iniziativa popolare contro Equitalia, al via raccolta firme

Banchetti, un sito e manifesti contro i ‘vampiri-burocrati’ in tutta Italia


Roma, 17 novembre – Vampiri vestiti da burocrati, che nascondono denti da Dracula e ali da pipistrello sotto maschera e giacca e cravatta. In calce una scritta: ‘’Firma la legge, ferma Equitalia’’. Questa l’immagine simbolo della campagna avviata da CasaPound Italia per promuovere una legge di iniziativa popolare che limiti lo strapotere della società di riscossione dell’Agenzia delle Entrate. Un sito web (www.fermaequitalia.org), banchetti per la raccolta delle firme in tutto il paese, e migliaia di cartoline e manifesti che stanno invadendo grandi e piccole città italiane per convincere i cittadini a sottoscrivere una proposta di legge che punta a ripristinare alcuni principi irrinunciabili di giustizia sociale, impedendo ad Equitalia di iscrivere ipoteche su immobili destinati ad abitazione principale per crediti inferiori al 30% del valore dell'immobile e di pignorare beni strumentali dell’impresa o percentuali di credito superiori al 20% del totale iscritto in bilancio; obbligandola ad applicare il tasso di interesse legale nella rateazioni dei crediti; revocandole la possibilità di condurre indagini finanziarie; diminuendo la percentuale che l’ente guadagna sui piccoli crediti riscossi raddoppiando invece la percentuale sui grandi crediti per incentivarla a perseguire i grandi evasori.
‘’In quattro anni – sottolinea CasaPound Italia in una nota - Equitalia ha raddoppiato gli incassi e lo ha fatto soprattutto a spese di lavoratori dipendenti, pensionati, piccoli e piccolissimi imprenditori, dai quali ricava l’80% dei suoi profitti. Lo ha fatto in maniera spietata e talvolta in dispregio della legge, che ad esempio vieta ipoteche sulle abitazioni per importi inferiori agli 8.000 euro. Lo ha fatto senza curarsi di distruggere la ricchezza del paese e delle pmi italiane, ad esempio pignorando crediti e beni strumentali essenziali alla vita delle aziende. Lo ha fatto applicando il tasso medio delle banche sui prestiti invece che l’interesse legale. E lo ha fatto optando per la strada più semplice invece di perseguire l’interesse nazionale, vessando chi magari ha poco da pagare ma ha qualche bene da farsi pignorare invece di impegnarsi a rintracciare i titolari di fatto di imprese, proprietà immobiliari e beni di lusso, magari intestati a prestanome o a società di capitali italiane o estere. Per tutti questi motivi, invitiamo i cittadini a scoprire dove firmare e a leggere il testo integrale della legge sul sito www.fermaequitalia.org e sugli altri siti del movimento’’.

mercoledì 16 novembre 2011

Pullman dalle Marche per la manifestazione di Napoli

Organizziamo pullman per la manifestazione nazionale di Napoli, il 26 Novembre.
Contattateci per prenotazioni e info.

martedì 15 novembre 2011

Crisi: ‘no alla svendita dell’Italia’, il 26 novembre CasaPound Italia in corteo nazionale a Napoli

Contro l'aggressione della finanza, per il ritorno a una economia concreta e al servizio della Nazione, contro ogni ipotesi di svendita delle aziende pubbliche, Finmeccanica ed Eni in testa, CasaPound Italia scende in piazza sabato 26 novembre a Napoli, con un corteo che partirà alle 16 da piazza Carlo III. Dal nord al sud, Napoli come Bolzano: per Cpi sarà la seconda manifestazione nazionale, dopo quella che il 5 marzo scorso portò nel capoluogo altoatesino 4mila persone provenienti da tutta Italia. 

‘’Vogliamo riportare al centro della scena politica i problemi reali del Paese, dimenticati per effetto di un dibattito falsato ed eterodiretto dai tanti poteri forti che non vedono l’ora di mettere le mani sulla ricchezza del paese, patrimonio industriale in testa – sottolinea il movimento in una nota - Contro le aberrazioni della finanza, lo strapotere delle banche, l’inganno del debito, l’incubo di signoraggio e delocalizzazioni, CasaPound Italia chiama a raccolta chi crede che la nazione debba tornare ad essere una unità morale, politica ed economica, che si realizza integralmente in uno Stato il cui primo compito è riconquistare la sovranità e l’autonomia minacciate da poteri forti e li invita a scendere pacificamente in piazza per dire che l’Italia è Stato, Popolo, Lavoro’’.

giovedì 10 novembre 2011

Blocco Studentesco: "In corteo c'eravamo noi e pochi di Avanguardia. Rete degli Studenti? Farebbe meglio a tacere per evitare brutte figure"

Ascoli, 10nov - Riguardo alle notizie pubblicate oggi sul Resto Del Carlino, il Blocco Studentesco tiene a precisare che la manifestazione non era di Avanguardia Studentesca, come riportato sul quotidiano, sicuramente per un errore in buona fede dei redattori degli articoli di oggi. La Manifestazione era organizzata dal Blocco Studentesco e ha visto la partecipazione di una manciata di aderenti ad Avanguardia Studentesca. Una netta minoranza rispetto ai militanti del Blocco che costituivano la quasi totalità del corteo.

Il Blocco Studentesco inoltre vuole ricordare al portavoce della Rete degli Studenti (studenti di sinistra), che il movimento è attivo a livello nazionale dal 2006, e si è sempre impegnato in prima linea a livello nazionale per i diritti degli studenti e in fatto di proposte. Nel 2008 ha organizzato proteste di rilievo contro la riforma Gelmini, con manifestazioni anche nel Piceno.

Il nucleo ascolano in particolare, è nato nel 2008, quando non c'erano associazioni studentesche attive nel territorio, di nessun colore politico e di nessun orientamento. Sentirsi dire "finalmente anche gli studenti di destra si sono svegliati" dopo 4 anni di continua attività, da un'associazione attiva da pochissimi mesi, ci fa francamente sorridere.
Ricordiamo alla Rete degli Studenti, che oggi cavalca il tema dell'ediliza scolastica, che l'anno scorso, nel piattume generale, 2 sit-in del Blocco Studentesco hanno sottolineato lo stato di degrado della sede distaccata dell' ITCG "Umberto I" per geometri, poi effettivamente chiusa.
Prima di esprimere giudizi di sorta, converrebbe quindi farsi una cultura politica cittadina, ma comprendiamo che sia difficile per chi mette per la prima volta il naso fuori dal portone di casa. Almeno però, si abbia la decenza di guardare al proprio orto, prima di criticare quello degli altri perchè altrimenti si rischia di fare brutte figure.
Direttivo Blocco Studentesco Ascoli

mercoledì 9 novembre 2011

Corteo del Blocco per le vie del Centro



Ascoli Piceno, 9nov - Si è svolta questa mattina la manifestazione del Blocco Studentesco per affermare il proprio modello di scuola. Un corteo vivace e colorato si è snodato per le vie del centro cittadino, partendo da Piazza Sant'Agostino per giungere alla Prefettura di Piazza Simonetti.



Un centinaio i partecipanti che hanno gridato cori di sostegno per la scuola pubblica e contro la crisi imposta dalle banche. Tutti compatti dietro lo Striscione del Blocco Studentesco, gli studenti hanno sventolato tricolori e bandiere nere col fulmine cerchiato, simbolo del movimento studentesco di CasaPound, accendendo torce e fumogeni.
In conclusione i responsabili hanno poi illustrato agli studenti attività e proposte del Blocco Studentesco.

"Era giusto che fossimo qui oggi, nell'anniversario della caduta del muro di Berlino - spiega Davide Assogno, portavoce provinciale del Blocco - per ribadire che gli studenti vogliono essere partecipi del proprio futuro, e vogliono dire la loro, sia nel sistema studentesco che in un panorama politico piatto, che non ci offre prospettive"

"Il Blocco Studentesco è l'unico movimento, senza padroni e senza padrini, che riesce a smuovere le coscienze dei giovani - conclude Francesco Pacini, responsabile regionale -  e si propone come unica svolta politica e culturale per una scuola, che è sempre più azienda e sempre meno vicina alle esigenze degli studenti"

lunedì 7 novembre 2011

Mercoledì 9 Novembre Blocco Studentesco in corteo!


Ascoli Piceno - Mercoledì 9 Novembre, nell'anniversario della caduta del Muro di Berlino, il Blocco Studentesco sfilerà per le vie di Ascoli per far sentire la propria voce e proporre il proprio modello di scuola, insieme ad Avanguardia Studentesca.
Nel volantino che affianca il corteo si legge lo slogan  "RIPRENDIAMOCI TUTTO". Ma cosa reclamano gli studenti?
"In un momento difficile per l'Italia e per la scuola in particolare - spiega Davide Assogno, responsabile provinciale del Blocco - chiediamo che lo studente sia rimesso al centro del modello-scuola. Quest'ultima, infatti, non può essere considerata al pari di un'azienda da “monitorare” secondo criteri di “marketing” in cui lo studente è un numero e la cultura è un prodotto."

"Difendiamo la scuola pubblica e sosteniamo la giovinezza al potere. Gli studenti devono avere almeno il 50% della rappresentanza nei consigli e il diritto di veto. Chiediamo strutture adeguate e all'avanguardia. Una legge forte che si opponga al problema del Caro-libri, che rende le famiglie schiave delle case editrici."

"Il nostro non è solamente un momento di critica, sul nostro sito (www.bloccostudentesco.org) si possono leggere le nostre proposte di legge e idee per la scuola e Mercoledì saremo in Piazza Sant'Agostino, dalle 8.30 per supportarle - conclude Davide Assogno, portavoce del Blocco -  perchè nei momenti felici la gioventù di una grande Nazione prende gli esempi, ma nei momenti difficili li dà"


giovedì 3 novembre 2011

9 Novembre - Il Blocco Studentesco scende in piazza

Scendi in Piazza con noi, Mercoledì 9 Novembre, nell'anniversario della caduta del Muro di Berlino, per manifestare col Blocco Studetesco. L'Appuntamento è a Piazza Sant'Agostino alle 8.30

La scuola che vogliamo!
La scuola deve essere il luogo privilegiato della formazione integrale dell’allievo protagonista dell’atto educativo, non mero “utente” di un servizio. Scuola come luogo d’incontro e crescita nella vita della comunità civile. La scuola vista come elemento di apertura in cui possano svilupparsi al meglio le potenzialità dei singoli come forza della comunità scolastica tutta. E’ necessario ripensare il momento della “valutazione” dell’allievo stesso, distinguendola dalla semplice “misurazione quantitativa” degli apprendimenti oggettivi. E’ necessario rifondare la concezione del Liceo come luogo della riflessione critica e della ricerca intellettuale. E’ necessaria l’attenzione alle nuove tecnologie e alle loro possibili applicazioni.La scuola non può essere considerata al pari di un azienda da “monitorare” secondo criteri di “marketing” in cui lo studente è un numero e la cultura è un prodotto, dove il preside è divenuto un manager perdendo il ruolo pedagogico che gli compete. La cultura non si vende, si acquisisce! La scuola è il luogo in cui si formano le coscienze delle nuove generazioni. Recuperiamo il concetto di educazione, buttiamo via la semplice imposizione nozionistica!
1. Giovinezza al potere
Maggiore rappresentanza studentesca nei consigli d’istituto con creazione di una figura studentesca all’interno di ogni scuola, eletta direttamente dagli studenti con diritto di veto nei consigli d’istituto e di amministrazione. Questa figura deve rappresentare gli studenti nelle questioni disciplinari riguardanti il corpo studentesco.
- Per gli istituti: rappresentanza studentesca del 50% con diritto di veto nel consiglio d’istituto e nella giunta esecutiva di ogni scuola. Destinare una parte del bilancio dell’istituto alla creazione di progetti autonomi degli studenti inserendoli nel P.O.F. annuale.
- Per la Consulta Provinciale degli Studenti: maggiori fondi e poteri esecutivi su temi riguardanti diritti degli studenti, la cultura e lo sport. Creazione della commissione ‘libro di testo unico’ composta da studenti con funzioni di controllo e di consiglio sull’adozione dei libri da parte degli istituti
2. Progetto piattaforma
Basta con le solite vecchie e noiose lezioni dove i professori impongono lo studio invece di suscitare interesse. Basta nozioni, vogliamo più interattività. Le lezioni possono, all’occorrenza, essere trasformate in gite, passeggiate e visite guidate che rimangono spesso statiche, faziose o semplicemente pallose. Il professore deve essere una guida nell’apprendimento della materia, non l’impositore di un determinato sapere preconfezionato. Aumentiamo seminari e momenti di discussione in cui lo studente sia parte attiva e non passiva delle lezioni!
Le materie non devono essere compartimenti stagni. Deve essere incentivata la compenetrazione tra di esse.
3. Libro di testo unico
In nome di una non meglio precisata liberta d’insegnamento da anni gli studenti pagano gli scellerati accordi fra tanti troppi professori e le case editrici di libri di testo.
Questi accordi hanno creato la situazione che e sotto gli occhi di tutti: ogni anno libri da comprare nuovi. Impossibilità di interscambio dei libri usati. Per la stessa materia un libro diverso per ogni sezione. Il loro sogno sarebbe un libro nuovo ogni anno per ogni alunno. Noi chiediamo l’adozione di un libro unico per ogni materia a livello regionale. Ovvero tutti gli studenti di una determinata regione divisi per tipo di istituto (scientifico, classico, tecnico, professionale, etc.) devono adottare un libro unico per ogni materia.
Creazione di commissioni di docenti eletti dagli studenti deputate alla scelta del libro unico per ogni materia. Stampa e distribuzione a prezzo di costo materiale. Confisca dei profitti ottenuti da testi scolastici alle case editrici che risulteranno colpevoli di aver prodotto versioni fittizie di uno stesso testo solo per boicottare la compravendita del libro usato.
4. La scuola italiana è pubblica e laica
In un periodo di privatizzazione di tutto ciò che è possibile privatizzare è interesse del movimento ricordare che la scuola è un bene di tutti. Le scuole private presenti sul territorio nazionale non devono ricevere fondi e finanziamenti. Lo stato deve educare le nuove generazioni. La scuola pubblica cioè deve essere laica e guidata da uomini di stato.
5. Progetto fratello sole
Lo sviluppo delle energie alternative rappresenta una vera e propria novità nel nostro paese, novità che ora inizia ad assumere consistenza grazie ai finanziamenti europei. Esiste la possibilità di ottenere un finanziamento per installare pannelli fotovoltaici, così da rendere la struttura che intende installarli, autosufficiente dal punto di vista energetico in pochi anni. Le scuole, così come altri enti statali, hanno oltre al normale finanziamento un incentivo del 5%in più. In termini pratici funziona così, una scuola chiede un finanziamento che servirà a coprire il costo di montaggio dei pannelli sulla scuola(circa 60’000€), costo che sarà ammortizzato in circa 8-9 anni grazie all’energia prodotta dalla scuola. Al termine di questi 8-9 anni la scuola oltre a non dover spendere nulla sarà in grado di vendere l’energia in eccedenza, e i soldi ricavati saranno utilizzabili dalla scuola. Oltre al risparmio energetico si riducono notevolmente le conseguenze negative per l’ambiente. Qual è il compito che dovrebbe svolgere la Consulta? La consulta dovrebbe essere promotrice di questa iniziativa e dovrebbe occuparsi di far conoscere queste possibilità alle scuole. Il vero problema infatti, è che di queste possibilità spesso non si è al corrente e vengono gettate al vento occasioni importanti. Il progetto prevede: * La creazione di opuscoli informativi da distribuire nelle scuole * La creazione di un manifesto firmato dalla consulta da attaccare a Roma e provincia * L’organizzazione di una giornata a tema dedicata all’energia rinnovabile in collaborazione con la commissione “arte e cultura”, invitando anche personaggi sensibili a certe problematiche(es. Beppe Grillo).
6. Importanza dello sport (mente sana in corpo sano)
Aumento delle ore di educazione fisica del 150%. Palestre e strutture sportive all’avanguardia e uguali in tutti gli istituti. Discipline sportive scelte dagli studenti, qualsiasi esse siano, dagli sport di tiro, a quelli di combattimento o qualsiasi sport di squadra. Organizzazione di manifestazioni sportive e tornei fra scuole a livello nazionale. Le strutture sportive delle scuole devono creare una rete di apprendimento (a livello di quartiere nelle grandi citta, a livello comunale nei centri piu piccoli) che copra e quante piu discipline possibili. Queste strutture devono essere aperte gratuitamente a tutti gli studenti nel pomeriggio.
7. Ritorno alla natura
Escursioni naturalistiche organizzazione di campi montani e marittimi con cadenza stagionale e della durata di 10 giorni. Campi organizzati a livello di istituto: ad una determinata data, tutte le classi si muovono insieme, dirette in luoghi che devono avere come caratteristica quella di non essere raggiunti da alcun servizio, ne di elettricita, ne telefonico. Obiettivo principale la organizzazione di una comunita autosufficiente, la riscoperta di tecniche naturali per la produzione e la conservazione dei cibi, il rafforzamento dello spirito di comunita e di appartenenza.