giovedì 28 giugno 2012

Una voce fuori dal coro. CasaPound contro l’ordinanza del sindaco sul vetro

Una voce fuori dal coro. CasaPound contro l’ordinanza del sindaco

Tutti pagano per l'inciviltà di pochi. Proponiamo rimedi alternativi



Ascoli – 28 giugno - Dopo la recente ordinanza del sindaco che vieta agli esercenti di vendere bottiglie, somministrare in bicchieri di vetro e a tutti di usufruirne in centro dalle 22 alle 6, che ha trovato concordi molti politici e associazioni è CasaPound la voce fuori dal coro, che giudica negativamente il provvedimento, definito liberticida e punitivo anche per chi si è sempre attenuto alle regole del rispetto e della civiltà.

“Che la situazione avesse raggiunto un livello intollerabile – spiega Giorgio Ferretti, resp.regionale di CasaPound Italia – era sotto gli occhi di tutti, ma non è di certo punendo tutti indiscriminatamente che si risolvono i problemi. Mettere alla pari il ragazzo incivile che abbandona una bottiglia in centro e il 70enne che si beve una birra alla spina nella cornice di Piazza Del Popolo è sbagliato. Spesso si abusa di una metafora che però, in questo caso, sembra quanto mai calzante: chiudiamo le autostrade per evitare gli incidenti stradali”.

“Il problema è dovuto a una ristretta minoranza di ragazzi, che andrebbero educati e poi semmai multati quando abbandonano vetro nel centro storico – continua Ferretti – invece di perseguire gli esercenti e tutti quelli che hanno bicchieri e bottiglie ma non si sono mai sognati di intaccare Piazza Del Popolo e che reputano la stessa come una seconda casa. E vi assicuro che ce ne sono tanti.”

“In altre città si sono studiati rimedi alternativi – conclude Ferretti – ci sono dei contenitori per il riciclo del vetro che ad ogni bottiglia rilasciano un tagliando per uno sconto nei negozi convenzionati, incentivando così i giovani a tenere pulita la città. Un manipolo di incivili non può certo condizionare lo stile di vita di una cittadina. Il sindaco ha ceduto a questo involontario ricatto, ma bisogna rendersi conto che il problema non è il vetro, ma l’inciviltà di pochi. In questo modo invece paga il giusto per il peccatore.”

martedì 12 giugno 2012

Omaggio di CasaPound a Ray Bradbury

Letteratura: ‘’I veri figli di Montag siamo noi’’, sui muri d’Italia l’omaggio di CasaPound a Ray Bradbury
‘’Abbiamo 17 anni e siamo pazzi’’, striscioni in una trentina di città per ricordare l’autore del capolavoro futuristico ‘Fahrenheit 451’



Ascoli Piceno, 8 giugno – “Abbiamo 17 anni e siamo pazzi’’. CasaPound Italia rende omaggio a Ray Bradbury, autore del capolavoro futuristico ‘Fahrenheit 451’ morto pochi giorni fa a Los Angeles, con una serie di striscioni comparsi nella notte in una trentina di città dal nord al sud del Paese: la tartaruga simbolo di Cpi, il nome dello scrittore americano, e la frase che richiama quella pronunciata da Clarisse McClellan, una ragazzina che fa una fugace ma intensa apparizione nel mondo di Montag, dove i libri sono considerati oggetti pericolosi da bruciare a 451 gradi Fahrenheit, appunto, e c’è chi li manda a memoria per salvarli dall’oblio: “Ho diciassette anni e sono pazza. Mio zio dice che queste due cose vanno sempre insieme’’, dice Clarisse. Un’espressione che riecheggia negli slogan del movimento fin dalla sua nascita, a cominciare da quel ’17 anni per tutta la vita’ poi diventato il motto del Blocco studentesco. Del resto CasaPound iniziò le sue “occupazioni non conformi” proprio dedicando una “Onc” al protagonista del romanzo di Bradbury, chiamando “CasaMontag” l’occupazione di uno stabile abbandonato in via Tiberina, a Roma.

“I veri figli di Montag siamo noi – spiega Cpi in una nota – dato che troppo spesso le presentazioni dei libri che parlano del nostro movimento, da ‘Nessun dolore’ a ‘Riprendersi tutto’, sono state oggetto di boicottaggio violento da parte dei talebani culturali della sinistra antagonista. Loro – continua il movimento – sono eredi storici dei grandi censori del passato, dalle commissioni alleate che impedivano la circolazione dei libri ‘scorretti’ dopo il 1945 al filosofo marxista György Lukács, già consulente, nel biennio 1945-1946, della commissione ungherese incaricata di compilare il Catalogo della stampa fascista e antidemocratica; da Benedetto Croce che negli anni ’50, in qualità di consulente per Laterza, si rendeva responsabile del boicottaggio di testi su Nietzsche, agli editori che non pubblicavano i racconti politicamente scorretti di Charles Bukovski inseriti nell’edizione americana originale di Storie di ordinaria follia”. Per Cpi l’importanza di Bradbury risiede in valori come “la fanciullezza disinteressata di Clarisse McClellan che risveglia nel freddo Montag un nuovo ardore, e nell’idea che non basta leggere i libri per farne armi di costruzione di mondi e cultura: bisogna essere i libri che si legge, incarnare le idee che si leggono affinché non restino stampate su carta ma vengano vivificate e attuate. In poche parole, essere cultura che diventa azione”.

venerdì 1 giugno 2012

Emergenza terremoto - Emilia 2012

 
I nostri volontari, compresa una delegazione di Ascoli, subito sul posto del disastro.
FRATELLI D'ITALIA