venerdì 28 ottobre 2011

Buongiorno Ascoli! - Striscione notturno

Ignoti nella notte tra il 27 e il 28 Ottobre 2011 hanno affisso uno striscione sul ponte ferroviario di via Luigi Marini per celebrare l'anniversario della Marcia su Roma. 

"28-10-1922 Torneremo a marciare ancora.." si poteva leggere sulla carta affissa alla ringhiera del ponte durante il blitz notturno. Un chiaro richiamo al giorno che vide migliaia di fascisti darsi appuntamento a Roma per rivendicare la guida politica del paese.

mercoledì 26 ottobre 2011

CasaPound Ascoli chiede un'area del PRG da destinare al Mutuo Sociale

Si è aperta dalla scorsa settimana la campagna di raccolta firme di CasaPound Ascoli per il diritto alla proprietà della casa. Obiettivo della raccolta firme è la destinazione di un'area al progetto del “Mutuo Sociale” , nel nuovo piano regolatore generale, che verrà approvato a breve termine. Sabato 22 Ottobre infatti i militanti di CasaPound Ascoli sono scesi in piazza per chiedere a gran voce tutela per il diritto alla proprietà della casa, raccogliendo firme per il progetto. La zona dovrà essere realizzata a misura d'uomo, prevedendo aree verdi e rispettando le esigenze della comunità; con un mutuo che non passi attraverso l'usura bancaria e preveda la vendita dell'abitazione (con una rata pari ad 1/5 delle entrate economiche familiari) a prezzo di costo; un’abitazione che sia impignorabile ed insequestrabile, nel rispetto del principio secondo cui la proprietà della casa è un DIRITTO!" questi in sintesi sono i punti fondamentali della proposta che, grazie alle firme che verranno raccolte almeno una volta al mese in Piazza del Popolo, sarà presentata in comune.

Stendardo ZetaZeroAlfa in Ascoli-Sampdoria 1-2

Durante la partita dell'Ascoli contro la Sampdoria del 15 Ottobre 2011,  avvistato lo stendardo ZetaZeroAlfa in Curva Sud Costantino Rozzi.

mercoledì 19 ottobre 2011

Solidarietà ad Andrea Quaglietti

CasaPound Italia - Ascoli Piceno esprime la propria solidarietà ad Andrea Quaglietti (delegato USB e rappresentante RSU) licenziato dalla Manuli Rubber in seguito ad un'assenza per un corso sulla sicurezza dei lavoratori per la quale aveva fatto richiesta.
Quaglietti paga il coraggio di esporsi, senza paraocchi, nella battaglia per i diritti dei lavoratori. Nonostante le differenze politiche, aveva accettato di buon grado il dialogo con la nostra associazione senza pregiudizi di sorta. CasaPound è solidale col sindacalista nell' apprendere un provvedimento aziendale che ha il sapore della vendetta.

mercoledì 12 ottobre 2011

Cineforum al Bolide: BLOODY SUNDAY

Il cinema ha, tra i suoi innumerevoli compiti, quello di ricordarci dei passaggi nodali della Storia. È il caso del film di Greengrass che passa da un film che si potrebbe definire 'romantico' come La teoria del volo (protagonista Kenneth Branagh) a una cronaca dura e realistica. Irlanda del Nord, 30 gennaio 1972. Tredici persone muoiono e 14 vengono ferite dalle pallottole dell'esercito britannico che reprime così una manifestazione pacifica contro una legge che prevede la detenzione preventiva. La giornata verrà ricordata come la 'Domenica di Sangue' e segnerà l'inizio della guerra civile. Il film descrive in dettaglio gli eventi di quel giorno festivo seguendo quattro personaggi. Ivan Cooper, un cattolico che lotta per i diritti civili; Gerry Donaghy, un cattolico che ama una protestante; il generale MacLellan che guida le truppe britanniche e un soldato che si trova nell'occhio del ciclone. Un film di guerra sulla lotta per la pace.

sabato 8 ottobre 2011

L'orgoglio Serbo che stupisce gli italioti

E' arrivato il momento di Serbia-Italia. La squadra di Petrovic si gioca la qualificazione, ma in Italia imperversa la gestione dell'ordine pubblico con la vendita dei biglietti vietata dalla FIGC.
La partita sul campo passa quasi in secondo piano, i giornalisti serbi quasi si meravigliano per le tante domande sulla sicurezza che gli vengono rivolte. "Come mai tutto questo interesse?"
"Ma come? Non ricordi Ivan?" è la risposta più inflazionata.

Ma cosa volete che interessi ad un paese della sicurezza di una partita, del divieto di sedersi sulla balaustra, quando in Serbia si sta sulle barricate ogni giorno? Una guerra ha devastato il paese, ha fatto riconosere al mondo lo stato fantoccio del Kosovo, una guerra di cui tutti portano i segni, un paese dove se capiti nel quartiere sbagliato con la targa sbagliata volano pallottole, e non parlo del medioevo, parlo del 2011.

Ma ecco che inizia la partita, l'inno Italiano è fischiatissimo, tanto da meravigliare i telecronisti, ma cosa vi aspettate che succeda a Belgrado durante l'inno di un paese che 10 anni fa ha fornito le basi alla Nato e ha bombardato proprio Belgrado? Cosa c'è da stupirsi? A quel tempo però non sventolava nessuna bandiera arcobaleno sui balconi. I pacifisti a gettone non batterono ciglio perchè una giustificazione alla guerra  in fondo c'era: D'Alema era al governo. Sdegno.
E allora i fischi ci stanno a ricordare che solo in Italia si lecca il culo a chi ha bombardato Roma e San Lorenzo. In Serbia no, i Serbi ce l'hanno una dignità. Perchè forse la guerra l'hanno persa ma la dignità nazionale no, quella non ha prezzo e non si deve perdere mai. E lo dimostrano ad ogni occasione. Che sia una partita o che sia l'arresto del generale Mladic da parte del tribunale internazionale, corredato per giorni dagli scontri dei suoi sostenitori contro il governo, che portarono a 400 arresti in poche ore.

E allora in questa Italia che si stupisce di ciò che avviene al di là dell'Adriatico, io sto con i Serbi, sto con la trincea d'Europa, sto con chi si è asserragliato sul fronte dell'essere, perchè non crede alla libertà occidentale, ai venditori di democrazia, all'industria del mercato, alla globalizzazione e ai tribunali internazionali. Sento che c'è un filo rosso che collega Belgrado a Roma '43 e Berlino '45 in una battaglia ideale ben più alta di quella del piombo contro i russi o dei sassi contro la polizia.


In quest'Italia che si stupisce di cose talmente banali e scontate, lo scorso Ottobre Ivan Bogdanov è riuscito ad entrare nei salotti bene dell'italiota medio. Per invitarlo a riflettere ha dovuto sottrargli la sua partita in tv, farsi riempire di insulti ("ma dimmi se si deve rinviare una partita per questi teppisti?"), e mandare in frantumi tutte le nostre certezze. Ridicolizzare Maroni e la polizia italiana da solo. Ricordargli che mentre loro discutono della tessera del tifoso, lui, se vuole, allo stadio ci entra con le tenaglie e se ne frega di tutto. Ha dovuto farci sentire ridicoli mentre la squadra serba andava sotto il settore con le tre dita aperte e il telecronista ci traduceva "state calmi sennò perdiamo tre a zero" senza neanche sapere cos'è la Grande Serbia e il suo saluto. 

Pochi hanno capito che i tifosi e patrioti  Serbi volevano approfittare della vetrina internazionale, dell'Italia e dei suoi trascorsi calcistici, dell'alleanza Nato per ricordare al mondo che il Kosovo è Serbia e che, forse, ci sono delle cause che valgono più di una partita. Non so voi, ma io sto con Ivan e con la Serbia che non ha mollato, almeno idealmente.

Ferruz

venerdì 7 ottobre 2011

Stendardo ZetaZeroAlfa in Ascoli-Reggina 1-1

Durante la partita dell'Ascoli contro la Reggina del 5 Ottobre 2011,  avvistato lo stendardo ZetaZeroAlfa in Curva Sud Costantino Rozzi.


martedì 4 ottobre 2011

BLOCCO PARTY @Bolide

Sabato 8 Ottobre dalle 18 in poi il Blocco Studentesco organizza una festa al Bolide.
DJ Marco N. in consolle